mercoledì 16 aprile 2014

Mostre Roma 2014: dal 18 aprile Wim Wenders e "Urban Solitude"

Ad otto anni dalla sua ultima mostra fotografica a Roma “Urban Solitude” offre una visione ampia e variegata dello sguardo di Wenders sulla realtà: Wenders infatti, oltre ad essere un importante e apprezzato regista, è anche fotografo.

Focus principale è il tema del paesaggio: la fotografia assume un ruolo fondamentale nella descrizione di atmosfere sospese, nella realizzazione di immagini di luoghi desolati o di scenari urbani che subiscono gli effetti del tempo. La fotografia, rigorosamente analogica, è per Wenders uno strumento per fissare, catturare e preservare una realtà dalla quale l’uomo si sta progressivamente allontanando rapito dalla virtualità dell’epoca contemporanea e favorito dall’utilizzo delle nuove tecnologie digitali.

Esposte a Palazzo Incontro 25 fotografie sul tema del paesaggio urbano, caro all’artista, che si intreccia con quello della memoria: ogni immagine emana una sensazione di nostalgia e di desolazione, ma anche di naturale calma e bellezza, e racchiude storie passate e azioni dell’uomo ‘percepite’ nell’assenza che l’artista inquadra. Le opere esposte sono accompagnate sia da testi che da haiku dell’artista, che immortalano anche il suo pensiero così come le immagini.
Informazioni, orari e biglietti

Inaugurazione mostra fotografica "Roba da Matti" sull'ex manicomio di Teramo

Sarà inaugurata sabato 19 aprile a Teramo, alle 18.00, nel bar-libreria "Empatia" la mostra fotografica "Roba da Matti" di Silvia Compagnoni e Amedeo Troiani sull'ex manicomio di Teramo che attualmente versa in uno stato di profondo degrado.

«Non dimenticherò mai quella luce», racconta la fotografa, «sono sempre stata intenzionata ad entrare all'interno dell'ex manicomio. Era un desiderio che coltivavo da molti anni ormai e finalmente, tramite Valerio Pelusi - il mio ragazzo - che vorrei ringraziare, sono riuscita ad
avere il permesso dall'Asl. Abbiamo visitato l'edificio con una guida, girando per ben tre ore perché era immenso». Nei loro scatti, i due fotografi cercano di catturare tracce di memoria e brandelli di una realtà dimenticata. Vestiario, oggetti di uso quotidiano, arredi di scarso valore,
sono tutti ancora conservati nella struttura, chiusa ormai da una quindicina d'anni.

La mostra, che si compone di due pannelli di misura 120x60 su cui sono disposte 8 foto, ha uno scopo preciso