domenica 11 giugno 2017

RAPPORTO DI RECIPROCITA’

Il rapporto che c’è tra il diaframma e l’otturatore è detto “rapporto di reciprocità”. L’apertura del diaframma è inversamente proporzionale al tempo di scatto (otturatore).

Se dimezzo il tempo di scatto devo raddoppiare l’apertura del diaframma, viceversa se invece raddoppio il tempo devo dimezzare l’apertura!

Facciamo un esempio: la nostra fotografia è correttamente esposta (quantità di luce giusta) ed è stata effettuata con un diaframma a F2 per 1/125 di secondo. Se volessimo ottenere la stessa esposizione di luce cambiando, per esempio, il diaframma a F4 (entra meno luce), dovremmo raddoppiare il tempo di esposizione che passerà da 1/125 secondo a 1/60 (più lento). (guardate l’immagine sotto per capire meglio)

il diaframma e l'otturatore

Un esempio che faccio spesso e che probabilmente avrete già sentito è quello della vasca. Paragoniamo la nostra vasca PIENA alla nostra fotografia correttamente esposta.

Abbiamo 2 diverse strade per riempire la vasca:

Apriamo al massimo il rubinetto (diaframma) per un tempo (otturatore) brevissimo. In poco tempo la

OTTURATORE

L’otturatore è un dispositivo elettronico o meccanico che ha il compito di controllare per quanto tempo il sensore resterà esposto alla luce. Prima abbiamo detto che il diaframma può essere paragonato alla nostra iride dell’occhio, in questo caso l’otturatore è la palpebra!


Gli otturatori più comuni attualmente sono formati da una tendina con scorrimento verticale che ha il compito di

DIAFRAMMA

Il diaframma funziona in maniera simile all’iride del nostro occhio ed è il meccanismo usato per regolare la quantità della luce che attraversa l’obiettivo.

Il diaframma è sempre posto all’interno dell’obiettivo ed è costituito da un insieme di lamelle mobili in grado di creare fori poligonali di diversa grandezza: le lamelle sono incernierate ad un’estremità mentre l’altra è in grado di muoversi, comandata da una ghiera. Tale sistema è definito diaframma ad iride. Maggiore è il numero di lamelle, migliore risulterà essere la qualità del

mercoledì 16 aprile 2014

Mostre Roma 2014: dal 18 aprile Wim Wenders e "Urban Solitude"

Ad otto anni dalla sua ultima mostra fotografica a Roma “Urban Solitude” offre una visione ampia e variegata dello sguardo di Wenders sulla realtà: Wenders infatti, oltre ad essere un importante e apprezzato regista, è anche fotografo.

Focus principale è il tema del paesaggio: la fotografia assume un ruolo fondamentale nella descrizione di atmosfere sospese, nella realizzazione di immagini di luoghi desolati o di scenari urbani che subiscono gli effetti del tempo. La fotografia, rigorosamente analogica, è per Wenders uno strumento per fissare, catturare e preservare una realtà dalla quale l’uomo si sta progressivamente allontanando rapito dalla virtualità dell’epoca contemporanea e favorito dall’utilizzo delle nuove tecnologie digitali.

Esposte a Palazzo Incontro 25 fotografie sul tema del paesaggio urbano, caro all’artista, che si intreccia con quello della memoria: ogni immagine emana una sensazione di nostalgia e di desolazione, ma anche di naturale calma e bellezza, e racchiude storie passate e azioni dell’uomo ‘percepite’ nell’assenza che l’artista inquadra. Le opere esposte sono accompagnate sia da testi che da haiku dell’artista, che immortalano anche il suo pensiero così come le immagini.
Informazioni, orari e biglietti

Inaugurazione mostra fotografica "Roba da Matti" sull'ex manicomio di Teramo

Sarà inaugurata sabato 19 aprile a Teramo, alle 18.00, nel bar-libreria "Empatia" la mostra fotografica "Roba da Matti" di Silvia Compagnoni e Amedeo Troiani sull'ex manicomio di Teramo che attualmente versa in uno stato di profondo degrado.

«Non dimenticherò mai quella luce», racconta la fotografa, «sono sempre stata intenzionata ad entrare all'interno dell'ex manicomio. Era un desiderio che coltivavo da molti anni ormai e finalmente, tramite Valerio Pelusi - il mio ragazzo - che vorrei ringraziare, sono riuscita ad
avere il permesso dall'Asl. Abbiamo visitato l'edificio con una guida, girando per ben tre ore perché era immenso». Nei loro scatti, i due fotografi cercano di catturare tracce di memoria e brandelli di una realtà dimenticata. Vestiario, oggetti di uso quotidiano, arredi di scarso valore,
sono tutti ancora conservati nella struttura, chiusa ormai da una quindicina d'anni.

La mostra, che si compone di due pannelli di misura 120x60 su cui sono disposte 8 foto, ha uno scopo preciso

lunedì 14 ottobre 2013

Pin-up vestite di latte sono foto tradizionali anni 40 fatte con l'alta velocità

Con sede a Londra fotografo Jaroslav Wieczorkiewicz è noto per prendere la fotografia ad alta velocità fino all'estremo. (E per frugare in una configurazione di $ 12K Profoto con Einstein $ 500).

Ultima fatica di Jaroslav coinvolge nostalgia, ragazze nude e alcune fotografie ad alta velocità incredibilmente ben eseguito di latte. 
Il progetto mira alla creazione di

mercoledì 7 agosto 2013

Tutto pronto per la 5° edizione del Roma Foto Festival

La V Edizione del Roma FotoFestival, già San Lorenzo FotoFestival, è in dirittura d’arrivo.
La Scuola Romana di Fotografia e Cinema, sita in via Giosué Borsi n. 18 a Roma (accanto al Teatro Parioli) ha voluto rendere omaggio al nuovo quartiere che la accoglie, dedicandole il tema di quest’anno, ossia “Il Municipio II – Architetture e spazi di qualità a Roma, Flaminio/Parioli/Pinciano/Salario/e parte del quartiere Trieste.”
Il Roma FotoFestival è ormai da anni un evento volto a stimolare la produzione artistica proponendo un concorso rivolto sia ai giovani degli Istituti di Educazione Primaria e Secondaria nazionali, che a foto/videoamatori, fotografi o filmaker professionisti. La novità di quest’anno consiste nell’apertura di una nuova sezione del concorso dedicata alla settima arte, ossia il cinema.