Il diaframma funziona in maniera simile all’iride del nostro occhio ed è il meccanismo usato per regolare la quantità della luce che attraversa l’obiettivo.
Il diaframma è sempre posto all’interno dell’obiettivo ed è costituito da un insieme di lamelle mobili in grado di creare fori poligonali di diversa grandezza: le lamelle sono incernierate ad un’estremità mentre l’altra è in grado di muoversi, comandata da una ghiera. Tale sistema è definito diaframma ad iride. Maggiore è il numero di lamelle, migliore risulterà essere la qualità del
diaframma.
L’apertura del diaframma viene misurata con un valore chiamato “F” o “F-STOP”.
La sequenza degli stop o valori dei numeri “f” è stata standardizzata nel 1905 e oggi tutte le case costruttrici utilizzano la seguente scala d’intervalli:
f/1 – f/1,4 – f/2 – f/2,8 – f/4 – f/5,6 – f/8 – f/11 – f/16 – f/22 – f/32 – f/45 – f/64 – f/90 – f/128 (etc).
Minore è il valore “F” e maggiore è l’apertura del diaframma e di conseguenza la quantità di luce che entra nella macchina fotografica. (immagine sotto). Un esempio che viene spesso fatto è di paragonare il diaframma ad un rubinetto, più lo aprite e più passerà acqua.
Il diaframma è sempre posto all’interno dell’obiettivo ed è costituito da un insieme di lamelle mobili in grado di creare fori poligonali di diversa grandezza: le lamelle sono incernierate ad un’estremità mentre l’altra è in grado di muoversi, comandata da una ghiera. Tale sistema è definito diaframma ad iride. Maggiore è il numero di lamelle, migliore risulterà essere la qualità del
diaframma.
L’apertura del diaframma viene misurata con un valore chiamato “F” o “F-STOP”.
La sequenza degli stop o valori dei numeri “f” è stata standardizzata nel 1905 e oggi tutte le case costruttrici utilizzano la seguente scala d’intervalli:
f/1 – f/1,4 – f/2 – f/2,8 – f/4 – f/5,6 – f/8 – f/11 – f/16 – f/22 – f/32 – f/45 – f/64 – f/90 – f/128 (etc).
Minore è il valore “F” e maggiore è l’apertura del diaframma e di conseguenza la quantità di luce che entra nella macchina fotografica. (immagine sotto). Un esempio che viene spesso fatto è di paragonare il diaframma ad un rubinetto, più lo aprite e più passerà acqua.
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